Ne avevo sempre sentito parlare…chi ci era stato era tornato più sereno, più tranquillo rilassato contento, con una luce nel viso di serenità. E questo è quello che ti infonde l’isola indonesiana che ti prende e ti lascia il suo ricordo nel cuore e negli occhi…
Il viaggio è abbastanza lungo ma la curiosità è tanta, l’incontro con la guida locale è un abbraccio che mostra subito che diventeremo grandi amici, “Diego” diventerà subito colui che ci farà apprezzare ogni aspetto, ogni angolo, ogni luogo e tradizione di questo splendido angolo di mondo che ancora non conosce stress. L’isola è un’esplosione di colori, di profumi e gusti e di sorrisi e gentilezza; tutti ma proprio tutti hanno uno sguardo “benevolo” e un atteggiamento di disponibilità totale…ma dove siamo capitati? In Paradiso? No, anche qui c’è traffico, ci sono persone povere, c’è della sporcizia in giro ed il mare di Sanur non è niente di che, ma l’atmosfera che ci avvolge è unica ed indimenticabile. Anche il clima aiuta, forse un pochino troppo caldo umido, ma è bellissimo girare in maniera così informale.. Arriviamo ad Ubud un centro turistico tra le risaie e le foreste di un verde che abbaglia; qui tutto è suoni, arte, tecniche di rilassamento, cultura e artigianato, oltre che un’infinità di ristorantini e negozi distribuiti nelle viette principali. Il luogo da dove si può ogni giorno partire per esplorare le zone più caratteristiche di Bali, raggiungendo l’oceano, i laghi, i vulcani, i centri più remoti in collina dell’isola degli Dei. E qui l’elenco sarebbe interminabile, come le emozioni delle cerimonie, delle danze, dei riti che si incontrano quotidianamente. Le risa dei bambini che vanno a scuola, i mercati coloratissimi, le foreste di bambù, i cani balinesi tutti uguali e tutti buffi.. mamma che bel viaggio, in pochi giorni ci ha fatto scoprire tanti aspetti sconosciuti di un’isola e della sua popolazione uniche… peccato che dobbiamo partire per andare alle isole Gili, quasi quasi vorremmo rimanere qui più a lungo.
0 commenti